PUGLIA, CONTRABBANDO SIGARETTE, ARESTA (M5S) : “INACCETTABILE COMPLICITA’ DI MILITARI IN TRAFFICI ILLECITI”

Mare Sicuro. Furono Le Iene a portare alla luce “l’affare contrabbando” sulla nave Caprera.  La vicenda risale a settembre 2019, quando la Iena Luigi Pelazza intervistò il comandante della nave . L’ufficiale rivelò di avere una sua ipotesi su come quelle sigarette fossero finite a bordo.

La Marina Militare informò repentinamente la Procura militare e quella ordinaria di Brindisi e l’indagine fu affidata alla Guardia di Finanza. 5 militari finirono sotto inchiesta.



Dopo alcuni  mesi d’indagine né è emerso un quadro accusatorio che ha portato  all’arresto dei 5 militari per contrabbando di sigarette e del farmaco Cialis. I 5 dovranno rispondere, a vario  titolo, dei reati di contrabbando pluriaggravato di tabacchi lavorati esteri e di farmaco Cialis di provenienza estera, imbarco arbitrario di merci di contrabbando sulla nave militare Caprera, peculato d’uso, istigazione alla corruzione,  corruzione per atti contrari ai doveri dell’ufficio e falso ideologico.

La vicenda è stata aspramente condannata dal mondo della politica.

Roma, 11 maggio 2020. “L’uso di una nave militare, per di più impegnata in una missione di pace come quella di “Mare Sicuro”, per traffici illegittimi, come il contrabbando di sigarette e di confezioni di pasticche di Cialis, mi indigna profondamente. Ringrazio la magistratura di Brindisi e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza per la preziosa opera d’indagine e per aver stroncato un losco traffico che lede l’onore della Marina militare”.  È quanto afferma Giovanni Luca Aresta, parlamentare del MoVimento 5 stelle in Commissione difesa della Camera dei Deputati.

“È del tutto inaccettabile che alcune mele marce nella nostra Marina abbiano fatto da sponda complice a questi traffici in cui sarebbe coinvolto anche un ufficiale libico. La stragrande maggioranza dei nostri marinai lavora giorno e notte per contrastare i traffici illegittimi da e per la Libia e lo fa con dedizione, professionalità ed onestà. Se venisse provata la complicità di cinque militari della Marina ci troveremo di fronte ad un fatto grave non solo per il rilievo penale, ma anche sotto il profilo morale.”



“La Commissione Difesa ha già concluso l’iter della discussione sul testo di una mia proposta di legge che punta a riformare la giustizia militare. Tra le fattispecie di reati a cui è prevista la procedibilità da parte della Magistratura militare abbiamo voluto inserire anche il reato di contrabbando. Si tratta infatti di rafforzare l’opera di contrasto a questo reato tanto più grave se commesso da un appartenente alle Forze Armate”, conclude Aresta.


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