Dirigenti militari e di Polizia – Spunta il ddl che renderà incompatibile l’appartenenza ad “associazioni segrete”

L’iniziativa dei senatori del “M5S” Lanutti , Lezzi , Sileri , Castellone , Fattori , Morra e Di Nicola riproposta lo scorso 29 marzo 2020 cercherà di colmare alcune lacune presenti nella legislazione italiana circa l’ appartenenza alle associazioni “segrete”, soffermandosi in modo particolare sulle persone che rivestono cariche di rilievo, come ad esempio gli ufficiali dirigenti delle Forze armate, ma non solo.

Il ddl è stato ripreso dopo quasi un anno. Era il 24 aprile 2018 quando venne relazionato il testo al Senato. Nei  punti cruciali della presentazione veniva specificato che: 



La massoneria si definisce ordine iniziatico e la società ideale cui aspira è strutturata in modo gerarchico: coloro che si fanno custodi del sapere, hanno il compito di guidare dall’alto il mondo dei profani, affinché anche questi ultimi possano beneficiare della luce di cui gli Iniziati sono portatori.

L’Italia ha vissuto anni di piombo e terrorismo, stragi impunite e misteri irrisolti, sui quali in alcuni casi aleggia l’ombra della massoneria e della P2.

La legge 25 gennaio 1982, n. 17, sciolse definitivamente la P2 e rese illegale il funzionamento di associazioni segrete con analoghe finalità, in attuazione del secondo comma dell’articolo 18 della Costituzione italiana.

Recita l’articolo 18 della Costituzione sulla libertà di associazione: «I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare» ↓



Ferdinando Imposimato, dopo la morte di David Rossi, tornò a mettere in guardia sul grave pericolo delle associazioni segrete e a ribadire la necessità e l’urgenza di una legge per impedire a chi esercita pubbliche funzioni (dalla magistratura alla Rai, dalla Banca d’Italia alla Consob, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alle altre autorità indipendenti, dai ministeri alle Forze armate, di polizia e all’Arma dei carabinieri) di essere affiliato ad associazioni segrete che contrastano con la Costituzione e i pubblici interessi:

Serve quindi una legge che sancisca l’incompatibilità tra lo svolgimento di una funzione pubblica e l’appartenenza ad associazioni segrete, che occultano la loro esistenza, le loro finalità e attività sociali, e che potrebbero svolgere attività diretta o indiretta per interferire sull’esercizio delle funzioni di amministrazioni pubbliche, di enti pubblici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale

All’articolo 1 del ddl, si considerano associazioni segrete, come tali vietate dell’articolo 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultano la loro esistenza o tengono segrete
congiuntamente finalità e attività sociali o rendono sconosciuti, in tutto o in parte e anche reciprocamente, i soci. Si prevede la pena da tre a sette anni per chiunque promuove, dirige o svolge attività di proselitismo di un’associazione segreta.

L’articolo 3 precisa le norme di incompatibilità per i dirigenti della pubblica amministrazione, per gli ufficiali dirigenti delle Forze armate, per gli avvocati e procuratori dello Stato, per il personale militare delle Forze di polizia dello Stato, per il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, per il personale di livello dirigenziale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per tutto il personale dipendente del Ministero dell’interno, con la partecipazione ad associazioni di stampo
massonico.

Per visualizzare e/o scaricare la versione integrale del disegno di legge, clicca QUI


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