La risposta del governo alla Terra dei Fuochi, al disastro dell’Ilva di Taranto e alle centinaia di crimini ambientali che si commettono impuniti quotidianamente nel nostro Paese, e’ quella di chiudere il Corpo forestale dello Stato e militarizzare il personale. È chiaro che la domanda sorge spontanea: a chi giova tutto questo?». Cosi’ in una nota congiunta i leader della Consulta Sicurezza, il maggior organismo sindacale del Comparto Sicurezza, formato dal Sap (Sindacato Polizia di Stato), Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), Sapaf (Sindacato autonomo polizia ambientale forestale) e Conapo (Sindacato autonomo Vigili del fuoco).
«Decretare la militarizzazione di una funzione che e’ da sempre civile- dicono i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi-, come quella di tutela ambientale ed agroalimentare, coinvolgendo un intero apparato investigativo in inquietanti giochi di potere, non puo’ essere sottaciuto e non deve passare come una riforma perche’ di riforma non si tratta. Infatti, non ci saranno risparmi ma costi aggiuntivi, non si specializzera’ il personale che e’ ormai demotivato, non si innalzera’ il gia’ esiguo livello di controllo sull’ambiente. A quali necessita’ sta rispondendo il Governo con questa manovra? Se tutte le associazioni ambientaliste, dal Wwf a Legambiente, da Fare Verde alla Lipu, dalla Lav a Enpa, avvertono inascoltate sui pericoli concreti di indebolimento del sistema della sicurezza ambientale, perche’ il governo non le ascolta? Perche’ non sono mai stati ascoltati i sindacati che propongono una collocazione tra le specialita’ della Polizia di Stato come soluzione futura del Corpo Forestale?».
«La Consulta sicurezza– concludono i sindacalisti- non rimarra’ in silenzio di fronte a quello che appare uno dei piu’ grandi abbagli che il Governo Renzi sta prendendo e lottera’ a fianco dei Forestali per contrastare, sia politicamente che legalmente, questo assurdo quanto pericoloso progetto. Sosterremo in ogni ambito la non militarizzazione del personale che ha lunghe e dignitose carriere in una forza di polizia civile e che ha dimostrato con i fatti che non puo’ essere limitata o cancellata facendolo assorbire da un organismo militare come l’Arma dei carabinieri. Se si vuole razionalizzare ed efficientare nel migliore dei modi, la strada maestra resta quella della creazione di una Specialita’ di Polizia Ambientale nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e quindi della Polizia di Stato».