Di Maio spinge sui sindacati militari, ma la legge è fallata

Il vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio spinge sui sindacati militari. Il pentastellato si è rivolto direttamente all’altro Vice Premier, Matteo Salvini, esortando così la Lega ad accelerare , insieme al Movimento, a riconoscere ai militari “il diritto ad avere tutele sindacali “.


Purtroppo , sia Di Maio che Salvini,  sono completamente all’oscuro che la legge in questione è completamente “fallata”. Garantire al militare sindacalista di poter adire il giudice del Lavoro, equivale ad una banale vittoria di Pirro!

La legge va rivista completamente, vanno necessariamente accluse tutte le tutele sancite dalla carta costituzionale, nonché le disposizioni contenute nella sentenza 120/18 dettate dalla Corte Costituzionale.


Con il ddl attuale, un sindacalista non può neanche rilasciare dichiarazioni agli organi di stampa, in perfetto stile “Corea del Nord”, fatta eccezione per le cariche di vertice,  per non parlare della mancanza di chiarezza sulle competenze dello stesso sindacalista militare, che, a quanto pare, dovrà affittarsi una sala a proprie spese per tenere le conferenze con il personale, al contrario di tutte le realtà sindacali italiane, comprese quelle di Polizia.

Mancano norme serie ed efficaci che possano garantire un reale svolgimento di rappresentanza sindacale.  In questo modo, i futuri sindacalisti militari, saranno soltanto vittime sacrificali. Probabilmente saranno  ricattabili, potranno essere cambiati  d’incarico costantemente, assisteremo alla stessa vecchia storia che ha accompagnato per decenni i delegati della Rappresentanza Militare e.,  per forza di cose,  si dovrà nuovamente ricorrere alla Corte Costituzionale. Di seguito le dichiarazioni del Vice Premier  Luigi Di Maio:

“Accelerare su rappresentanza sindacale militari” “Qualche tempo fa la Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto ad avere tutele sindacali per tutte le forze armate e in base a quella sentenza in commissione Difesa, già da troppo tempo, si sta discutendo una proposta di legge 5 Stelle che finalmente garantisce le tutele minime di rappresentanza di tutti i corpi militari. Ma ad un certo punto l’iter di questa legge si è fermato perchè in commissione siamo rimasti un pò soli.

Tu puoi istituire tutte le tutele sindacali del mondo ma se poi per vedersi riconoscere un diritto, i militari debbono andare davanti a un giudice amministrativo è come non dare quel diritto. Devono poter andare davanti a un giudice del Lavoro ordinario e su questo abbiamo visto tutti i partiti contro il Movimento, affossando queta legge”. Così il vice-premier, Luigi Di Maio, in diretta facebook.




Loading…


Loading…


Loading…

Condivisione
Metti un like alla nostra pagina facebook, Clicca QUI. Ci trovi anche su Telegram, Clicca QUI. (Se non hai Telegram, Clicca QUI)

Lascia un commento