L’arresto fu galeotto, in senso dantesco, se da quello nacquero poi l’amore, e grossi guai. Perché c’era anche un significato meno poetico e ben più sinistro, di galeotto: quel furfante, finito in manette per faccende di stupefacenti, di cui s’invaghì una ragazza.
Di professione: maresciallo dei carabinieri. Va da sé, una storia da romanzo criminale, con impossibile happy end. Scritto qualche giorno fa dal pubblico ministero Antonio Rinaudo: richiesta di rinvio a giudizio per il militare, con le accuse di violazione del segreto investigativo, accesso abusivo a sistema informatico e favoreggiamento.
Non è ancora un provvedimento del gip, men che meno una sentenza, ma è più che sufficiente per sabotare una carriera: difatti, la donna maresciallo è stata levata dal suo reparto e, senza incarichi, è ora in attesa degli sviluppi al comando della Legione. Leggi tutto, clicca QUI