Lo ha avvolto in un abbraccio, come per proteggerlo dalla folla impazzita. E ha ascoltato il suo respiro sofferente: «Non arrenderti, ora ti portiamo in ospedale», gli ha sussurrato. E insieme ai pochi altri capaci di fermarsi nella follia collettiva di piazza San Carlo, lo ha accompagnato a un’ambulanza.
La foto che ritrae un ragazzo con la maglia bianconera chino su un bimbo quasi svenuto è diventata il simbolo della notte di panico scatenata nel centro di Torino da un colossale equivoco.
Quel ragazzo si chiama Federico Rappazzo, ha 25 anni, è un soldato. Ma soprattutto studia da infermiere: «Non penso di aver fatto nulla di eccezionale — ha raccontato —.
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