di Luca Iacovacci
ROMA (Public Policy) – Assicurare al personale delle Forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica, e Guardia di finanza), compresi i Carabinieri, la garanzia della salute e della sicurezza sul lavoro, riprendendo le conclusioni della commissione d’inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito.
Ovvero: limitare gli elementi di specialità non necessari in relazione alle peculiarità delle attività svolte dalle Forze armate ed estendere anche al personale militare le tutele assicurate, in materia di rischi e malattie professionali, nell’ambito della gestione Inail. In una parola, parità dei diritti con gli altri lavoratori.
È questo l’obiettivo di una proposta di legge, all’esame delle commissioni Lavoro e Affari sociali alla Camera, presentata da Gian Piero Scanu (Pd) e che ha iniziato da poco il proprio iter parlamentare.
Come riferito dai relatori sul provvedimento, Antonio Boccuzzi e Ezio Casati, entrambi Pd, in sede di incardinamento, la pdl riprende in buona sostanza le conclusioni proposte a maggio 2016 dalla commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.
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