Lo scorso 18 ottobre la Guardia Costiera di Augusta, piccola cittadina siciliana in provincia di Siracusa, ha ripulito alcuni chilometri di costa da cemento, pietre, cordami, ferro e gavitelli per circa 10 tonnellate di materiale.
Nell’operazione denominata “Lungomare Liberato” sono state sequestrate anche 50 imbarcazioni che occupavano illegalmente il demanio marittimo, in quanto i proprietari, malgrado i precedenti avvisi, non avevano provveduto a spostarle. Sono inoltre stati sequestrati circa 1000 metri quadrati di area demaniale usata come discarica.
L’azione evidentemente non piaciuta a qualcuno e sui social sono comparse alcune dichiarazioni ingiuriose contro la Capitaneria di Porto di Augusta, forse scritte da personaggi ignari delle conseguenze penali di tale comportamento. Infatti la Capitaneria di porto di Augusta ha prontamente segnalato l’impropria condotta ai questi personaggi alle autorità competenti al fine di valutare se vi sia o meno il mancato rispetto di quanto disposto dal codice penale sul Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate .Continua ↓
Va sottolineato che il rischio per i trasgressori che pubblicamente vilipendono la Repubblica, le assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo, o la Corte costituzionale, o l’ordine giudiziario, può variare da una sanzione amministrativa dai 1.000 ai 5.000 euro, fino ad una pena massima che prevede la reclusione per 5 anni.