VIA LIBERA DEL C.D.M. AL DISEGNO DI LEGGE SULLE MISSIONI INTERNAZIONALI

Il testo ha la finalità di rendere il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni internazionali italiane più snello e più rispondente alle rapide evoluzioni del contesto geo-politico internazionale.

Già il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervistato dal Corriere della Sera, aveva spiegato:

«noi non abbiamo un problema di numero, ma per esempio costruire una Riserva nazionale delle forze armate, come in Svizzera e in Israele, è un mio obiettivo, anche se attivare, ovviamente, in casi gravissimi. Proporremo una legge su questo nelle prossime settimane – ha aggiunto – è una delle riforme necessarie all’Italia. Il modo sta cambiando, si combattono sia guerre evidenti sia ibride. Solo nel Mar Rosso ci sono più guerre, Cina e Russia stanno già combattendo una loro guerra ibrida».

Nel Consiglio dei Ministri n, 66 del 25 gennaio 2024, tra le varie decisioni,  è stato dato il via libera al disegno di legge sulla modifica della legge sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali.

Il provvedimento – come spiega una nota della Difesa – agevolerà l’impiego a livello operativo delle unità e dei mezzi impiegati nella stessa area e consentirà di individuare e approntare le forze ad alta e altissima prontezza, da impiegare all’estero al verificarsi di crisi o in situazioni di emergenza. 

COMUNICATO CDM

Modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145 recante disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali (disegno di legge – collegato alla legge di bilancio 2024).

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2024, che apporta modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, legge quadro che regola la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali.

Il testo ha la finalità di rendere il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni internazionali italiane più snello e più rispondente alle rapide evoluzioni del contesto geo-politico internazionale.

In particolare, le norme prevedono: la possibilità di prevedere in anticipo le possibili “interoperabilità” tra missioni nella stessa area; l’individuazione di forze ad alta e altissima prontezza operativa, da impiegare all’estero al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza, prevedendo una procedura accelerata con decisione delle Camere entro cinque giorni dalla deliberazione del Consiglio dei ministri; la semplificazione della procedura mediante l’eliminazione della previsione dell’adozione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle risorse tra le varie missioni all’estero; l’aggiornamento delle tempistiche annuali (dal 31 dicembre al 31 gennaio) per la presentazione da parte del Governo alle Camere della relazione analitica sulle missioni in corso, anche ai fini della loro prosecuzione; l’implementazione dell’elenco degli acquisti e lavori che, in caso di necessità e di urgenza, possono essere eseguiti in economia da parte dei Dicasteri introducendo ulteriori materiali e servizi.

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