Vi spiego perché l’Aeronautica militare punta sull’ipersonico e sul suborbitale. Parla il generale Vecciarelli

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In ambito nazionale, l’Aeronautica militare, per la sua stessa connotazione e storia, è da sempre interessata ad acquisire competenze nel settore del volo spaziale ed aerospaziale, includendo lo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi di volo ipersonico, con particolare riferimento a profili di volo suborbitali e/o di alta quota.

Fino ad oggi, sono stati individuati due domini principali di riferimento, quello aereo e quello spaziale, definendo per ognuno di essi principi di impiego e dottrina, coerenti con la caratterizzazione fisica del mezzo. Oggi, invece, si ritiene di importanza strategica il controllo della fascia di quote intermedie, ossia di quella zona di transizione tra i 18 e i 100 chilometri (definita come “Aerospazio”) contraddistinta da caratteristiche fisiche intermedie fra l’ambiente aereo e quello propriamente spaziale.

L’Aerospazio, naturale estensione del dominio aeronautico, potrà offrire nuove opportunità sia negli ambiti operativi che scientifici, soprattutto se si considera l’abbattimento dei costi di sviluppo e mantenimento delle attività produttive ad esso collegate. Leggi tutto, clicca QUI

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