Ha tentato di uccidersi nel carcere di Verona dove è detenuto ma l’uomo, uno straniero di nazionalità rumena, è stato salvato dal tempestivo intervento degli Agenti in servizio.
E’ accaduto nella notte tra martedì e mercoledì e a darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE che plaude al provvidenziale intervento degli Agenti di servizio.
“Continuiamo
“Durante il turno notturno del 31 marzo un detenuto rumeno di 30 ha tentato di togliersi la vita in cella ma solamente grazie al tempestivo soccorso dell’Agente di Polizia Penitenziaria in sezione, che ha dato tempestivamente l’allarme ed è stato supportato da altri colleghi, si è riusciti a salvargli la vita”, evidenzia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Il detenuto aveva cercato di soffocarsi con una busta di plastica legata al collo ed aveva già perso conoscenza. Da elogiare dunque la tempestività e la grande professionalità degli Agenti di Polizia Penitenziaria di Verona”.
“E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto”, prosegue. “E’ evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie.
Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici.
Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”. Il SAPPE si rivolge al nuovo Ministro della Giustizia Marta Cartabia: “il nuovo Guardasigilli ha un profilo di altissimo livello e a Lei chiediamo un cambio di passo sulle politiche penitenziarie.
Noi confidiamo molto nel nuovo Guardasigilli e auspichiamo che abbia il coraggio che non ha avuto Alfonso Bonafede sulle priorità penitenziarie”.
Roma, 1 aprile 2021
Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE
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