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Nuova morte di un militare a causa dell’uranio. Ivan Autobello, 32 anni, era originario della Basilicata ed era andato a Verona a fare il volontario nelle Forze armate. Lo rende noto l’Osservatorio militare. «Quando si arruolò volontario sapeva che rischiava di saltare su una mina o ucciso da un cecchino o in uno scontro a fuoco, ma nessuno – commenta Domenico Leggiero, coordinatore dell’Osservatorio – gli aveva detto che avrebbe rischiato di morire perché andando in servizio all’estero, dove è stato esploso uranio impoverito, si rischia di ammalarsi e di morire».
L’uomo è morto dopo avere contratto un cancro al ritorno da una missione estera. «Lo incontrai all’inizio della malattia e ci lasciammo dicendoci che appena sarebbe stato meglio avremmo iniziato a seguire l’iter per il riconoscimento della causa di servizio, delle vittime del dovere e del risarcimento – ricorda Leggiero –. Aveva bisogno di tempo, era andato all’estero perché doveva pagare il mutuo. Già, il sottile confine che separa il professionismo dal mercenarismo. Soldati sottopagati in servizio, con debiti costanti sulle spalle, sono merce che è sempre pronta per essere inviata all’estero». Leggi tutto, clicca QUI