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Uranio, in Commissione, la prova: sicurezza militari disattesa

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Con l’inizio delle audizioni in commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito , si sono potute ascoltare le testimonianze dell’Amm. Accame e dell’ing. Tartaglia in rappresentanza di due importanti associazioni, rispettivamente Anavafaf e Osservatorio Militare, che da anni seguono le vicende legate alle patologie dei nostri militari.

«Due sostantivi possono meglio rappresentare quanto avvenuto – dichiarano i deputati del M5S in Commissione – approssimazione e negligenza.

Approssimazione nell’affrontare gli impegni dettati dalla politica nel far parte di alleanze militari senza le dovute precauzioni e preparazioni. Negligenza di chi sapeva e ha taciuto o semplicemente ha fatto finta di non sapere. Non è accettabile sentire affermare che l’esercito USA era stato già indottrinato per tempo dei potenziali rischi derivanti dal venire a contatto con uranio impoverito mentre il nostro esercito inviava truppe senza il ben che minimo dispositivo di protezione individuale. Molto è stato disatteso da chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza della salute dei tanti uomini che oggi non sono più tra noi o che sono gravemente malati».

«Il M5S si vuole porre l’obiettivo di individuare chi tra la politica e il mondo militare è causa di quanto avvenuto – dicono i deputati Gianluca rizzo e Giulia Grillo del M5S – sia per chi si è ammalato per uranio impoverito, sia per chi ha sviluppato patologie derivanti da cattive profilassi vaccinali, per effetti riconducibili a gas radon, amianto o per cattive gestioni ambientali nei poligoni di tiro».

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