Enzo Liguori, sergente maggiore capo dell’esercito italiano, è morto a soli 42 anni per un adenocarcinoma polmonare. Era il 4 novembre del 2015 e quel giorno, tragico scherzo del destino, si festeggiava la festa delle forze armate.
Sì, perché anche Enzo sembrerebbe essere un’altra delle numerose persone decedute a causa dell’esposizione all’uranio impoverito. Vittima inconsapevole di un nemico subdolo e all’apparenza innocuo.
A raccontarci la sua storia, molto simile a quella delle altre vittime, è la moglie
Mercedes Pacileo vive a Napoli insieme ai suoi tre figli di 13, 9 e 7 anni. Sola e senza un lavoro (quello da insegnante l’ha dovuto lasciare per accudire il marito durante la malattia) vive in una costante precarietà esistenziale.
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