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Uccise poliziotto e moglie incinta, condannato all’ergastolo. Conestà (Mosap) «Giustizia è stata fatta»

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«Gaetano Scotto è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso insieme alla moglie Ida Castelluccio il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini, nei pressi di Palermo.

La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’Assise di Palermo, presieduta dal giudice Sergio Gulotta, accogliendo così la richiesta avanzata dalla procura generale. Finalmente il nostro collega ha avuto giustizia».

Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di Polizia (Mosap).

«Durante il processo è emerso che l’agente di polizia Nino Agostino, all’epoca dei fatti in servizio presso il Commissariato di San Lorenzo a Palermo, stava raccogliendo informazioni su latitanti operanti nel territorio del mandamento mafioso di Resuttana.

Questo dettaglio ha gettato luce su un possibile movente dell’omicidio, collegando la sua attività investigativa alla criminalità organizzata.

Una vittima del dovere – afferma Conestà – ucciso brutalmente insieme alla moglie in dolce attesa, solo per aver svolto il suo lavoro con lealtà e secondo gli ideali di legalità.

Una sentenza – conclude – che seppure non restituisce due figli ai propri genitori, quantomeno mostra una vicinanza dello Stato».

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