Stangata di 72mila euro per per un ispettore della Polizia di Stato. Troppi giorni di assenza e una ricostruzione dei fatti che ha convinto i giudici della Corte dei Conti della sussistenza di un danno erariale di 72mila euro.
A tanto ammonta il calcolo effettuato dalla Corte dei Conti nei confronti di un ispettore superiore della Polizia, che ha prestato in servizio nella Questura di Grosseto fino al 2015. Che adesso sarà costretto a risarcire.
Da quello che è stato ricostruito e deciso dai giudici, il poliziotto mentiva ogni volta sulle sue condizioni di salute, arrivando anche a interrompere le cure prima delle visite per falsare i dati degli esami: così facendo, dall’inizio del 2011 al 2015 ha ottenuto complessivamente la prescrizione di 605 giorni di malattia (con più certificati e in tempi diversi).
Inoltre, sostengono i giudici, la richiesta di molti di questi certificati coincideva con la sua assegnazione a servizi non graditi. Ad esempio quando avrebbe dovuto prestare servizio nella Questura di Crotone (dicembre 2013) oppure nel Centro identificazione di Trapani (maggio 2015).
E stando sempre alla ricostruzione fatta dal collegio, l’ispettore superiore non avrebbe accusato stati di salute precarie ogni volta che poteva svolgere invece servizi di suo gradimento arrivando anche a chiedere l’interruzione della malattia e riottenere l’idoneità al servizio in due occasioni, nel 2012 e nel 2014, in entrambi i casi per partecipare in rappresentanza della Polizia di Stato al “Columbus Day”, a New York. Salvo poi, nel 2014, rientrato in Italia, lamentare l’insorgenza di vesciche sotto ai piedi (dovute, a suo dire, dalle marce effettuate in occasioni della celebrazione) e ottenere dieci giorni di malattia.
FONTE LA NAZIONE