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Trombosi sospetta dopo il vaccino. Militare chiede i danni ad AstraZenenca

Una dose di vaccino. REUTERS/Eric Gaillard

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Circa dieci giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, il militare è stato colpito da una trombosi completa a carico di entrambe le arterie poplitee. 

Da quanto riporta il Catania Live University, l’Associazione GiustItalia nei prossimi giorni depositerà una querela contro AstraZeneca, per “lesioni colpose gravissime”.

“Vorrei chiarire – ha dichiarato il carabiniere a Live Sicilia chiedendo di rimanere anonimo – che io sono a favore dei vaccini, perché i vaccini salvano la vita. Ma credo che sia necessario continuare le somministrazioni in sicurezza”

“Io non ho mai sofferto di nulla – ha aggiunto –  ho sempre goduto di ottima salute. Non sono mai mancato dal lavoro per malattia. Ed oggi mi ritrovo con una trombosi dopo la somministrazione del vaccino.

Ho fatto tutti gli accertamenti, ematologici e di malattie rare, che hanno dato esito negativo. Allora cosa ha causato la trombofilia? Una domanda a cui nessuno mi sa rispondere. O forse a cui nessuno può rispondere”.

“Io mi sento molto fortunato – conclude – visto quello che è accaduto ad altre persone e colleghi. Io sono ancora vivo, sto parlando con lei e posso raccontarle cosa mi è accaduto. Sicuramente non farò il richiamo AstraZeneca , mi vaccinerò con un altro siero dopo le valutazioni dei miei medici”.“ Se ci sono responsabilità su quanto è successo è giusto e doveroso fare giustizia. Mi affido al lavoro della magistratura che sta indagando sul lotto sospetto e che ha la mia totale fiducia”. 

Il maresciallo dei Carabinieri in forza alla compagnia di Giarre si era sottoposto al vaccino il 17 febbraio scorso, all’hub vaccini dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre. Le problematiche sono sorte una decina di giorni dopo. Gli esami hanno accertato una trombosi completa a carico di entrambe le arterie poplitee.

Ricoverato d’urgenza presso il reparto di “Chirurgia vascolare” dell’ospedale Garibaldi di Catania , ora è tenuto sotto stretto controllo.

Tramite l’Associazione GiustItalia, potrebbe presentare una querela contro l’ azienda, chiedendo un indennizzo di 100mila euro.

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