«Tony non si è suicidato e non è precipitato da quella finestra». A due anni dalla morte ne sono convinti l’avvocato Dario Riccioli e Rosaria Intranuovo, la madre del caporale siracusano dell’ottavo reggimento Lancieri di Montebello di Roma. Era la mattina del 6 luglio del 2014 quando il corpo di Tony Drago è stato ritrovato nel cortile della caserma Sabatini.
Stando alla ricostruzione fatta dall’esercito, il ragazzo si sarebbe lanciato dalla finestra di un bagno in disuso al secondo piano della palazzina. Spinto, secondo quanto avrebbero raccontato quattro commilitoni, da una depressione dovuta alla crisi nel rapporto con la fidanzata, anche lei arruolata nell’esercito.