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Spranga e scala contro i carabinieri a Rutigliano (BA), NSC Puglia: “Ulteriore vile attacco allo Stato, non più rinviabile la costituzione di un tavolo tecnico presieduto dal ministro Matteo Piantedosi”

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A pochissimi giorni di distanza dall’aggressione subita a Locorotondo in provincia di Bari da un carabiniere impegnato a sedare una lite, nel tardo pomeriggio di giovedì 22 agosto, un nuovo grave episodio di violenza contro le Forze dell’Ordine si registra nella stessa provincia barese.

Teatro della vile aggressione è Rutigliano, dove nella mattina del 27 agosto i militari dell’Arma, nel corso di un intervento, sono stati oggetto di un vero e proprio attacco, con una spranga di ferro e una scala, riportando ferite che hanno reso necessario il ricorso alle cure mediche.

Sulla vicenda, si registra l’intervento del segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia Natalino Leobono, che sottolinea come “a nulla sia servita l’indignazione espressa dalle più alte cariche dello Stato, dall’opinione pubblica e da qualche sigla sindacale per i fatti avvenuti a Locorotondo”.

“Ciò concorre a evidenziare nuovamente – afferma il segretario – qualora ce ne fosse bisogno, l’urgenza di una efficace risposta istituzionale”.

“Appare necessaria – prosegue Natalino Leobono – la costituzione, non più procrastinabile, di un tavolo tecnico presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per l’elaborazione di soluzioni performanti a livello nazionale e l’analisi dell’attuale quadro normativo di riferimento”.

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – aggiunge – è pronto e si rende disponibile a collaborare, avendo già costituito un gruppo di lavoro impegnato nello studio di eventuali pene accessorie”.

“La Segreteria Regionale di NSC Puglia – dichiara l’esponente sindacale – sottolinea nuovamente che tali comportamenti, come già ampiamente detto qualificabili in veri e propri attacchi alla sovranità dello Stato, oltre a delegittimare l’attività svolta dagli operatori di Polizia, sono la rappresentazione plastica di una deriva sociale che, ormai da tempo, affligge il nostro Paese”.  

“Prendiamo atto – precisa Natalino Leobono – che, in questa circostanza, all’autore dell’ignobile gesto sono stati disposti gli arresti domiciliari”.

“Nell’attesa di ricevere ulteriori aggiornamenti su quanto accaduto – conclude – manifestiamo la nostra vicinanza ai colleghi feriti, rivolgendo loro gli auguri per una pronta guarigione”.

 

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