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Sottufficiale della Marina trasferito dopo la malattia. “Hanno voluto punirmi”

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La Spezia, 22 febbraio 2018 –  Si è presentato ieri da solo davanti al giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis, rinunciando ad essere affiancato da un avvocato, per perorare le sue asserite ragioni di vittima di un abuso d’ufficio commesso dai superiori, abuso che gli ha scombussolato la vita e causato un grave stato di ansia, con attacchi di panico.

Lui è un sottufficiale della Marina Militare residente alla Spezia, dove ha messo su famiglia (è sposato con due figli). Ritiene di essere vittima di un trasferimento punitivo, scattato dopo un lungo periodo di malattia: una grave forma asmatica emersa all’epoca dell’imbarco sulla nave Vespucci.

La denuncia risale alla scorsa estate. Ma la stessa non ha sortito gli effetti sperati dopo il vaglio della procura, là dove il pm non ha ravvisato reati ma eventuali profili di illegittimità, da risolvere in sede di giustizia amministrativa. Di qui la sua richiesta di archiviazione del fascicolo. Ad essa si è opposto il militare, presentando una memoria e argomentando, ieri, la stessa in aula, chiedendo al giudice di disporre un approfondimento delle indagini. Leggi tutto, clicca QUI

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