Con la Sentenza n. 427/2018 dello scorso 24 maggio 2018, la Corte dei Conti regione Lazio ha condannato 4 militari a risarcire il Ministero della Difesa di oltre 800.000,00€.
La vicenda risale al 2014, quando grazie ad un indagine amministrativa interna venne alla luce un sofisticato sistema che permetteva ai 4 di bypassare la sicurezza del sistema amministrativo.
I quattro infatti, tutti dipendenti del Comando di Brigata dei Granatieri di Sardegna , sono stati coinvolti a vario titolo in manomissioni contabili e indebiti pagamenti stipendiali negli anni 2012-2014, cosi come risulta dalla denuncia del Comandante di Brigata pervenuta il 25 giugno 2014. I fatti sono stati riportati anche all’Autorità della giustizia militare.
Le attività riguardavano la manomissione informatica dei flussi stipendiali e la sottrazione di proventi da versare in tesoreria. In totale il danno ammonta a euro 521.868,13 . In sostanza i 4 riuscivano a gonfiare il proprio cedolino in maniera spropositata.
L’inchiesta amministrativa interna ha portato alla luce il sistema delle manomissioni sia informatiche sia documentali che ha consentito la sottrazione di fondi. Ciò è stato anche possibile in ragione di un’organizzazione confusa degli uffici, la presenza di contabilità non chiara, l’esistenza di una gestione anche cartacea e altri elementi di carattere organizzativo emersi sempre nel corso dell’indagine interna.
Invero, un quinto militare risulta coinvolto nella vicenda, ma i giudici amministrativi ,pur assolvendolo da tutte le accuse, in quanto fu proprio lui ad accorgersi degli ammanchi e a denunciare l’accaduto, hanno ravveduto nel suo comportamento una negligenza colposa nei controlli e, pertanto, non gli anno riconosciuto il rimborso delle spese legali sostenute.
Gli altri 4 dipendenti ( che indicheremo in modo simbolico) sono stati rispettivamente condannati a risarcire a favore del Ministero della Difesa i seguenti danni:
Primo. euro 168.728,46 (euro centosessantottomilasettecentoventotto/46)
Secondo. euro 315.968,13 (euro trecentoquindicimilanovecentosessantotto/13)
Terzo . euro 187.600,00 (euro centottantasettemilaseicento/00)
Quarto. euro 128.000,00 (euro centoventottomila/00).
Somme sottoposte a rivalutazione dal 26 giugno 2014 e interessi dalla data del deposito della presente sentenza al soddisfo.