MOGADISCIO, 3 febbraio – I militari italiani della missione EUTM Somalia hanno concluso nei giorni scorso i lavori di una nuova ala dell’ambulatorio di Mogadiscio destinata all’assistenza pre/post parto. Con quest’opera sono 60 i progetti realizzati, in circa 2 anni, dalla cooperazione civile-militare italiana (CIMIC) in Somalia. I progetti CIMIC hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale nei settori dell’educazione, della salute, dell’alimentazione, della sicurezza ma anche dello sport, della cultura e della tutela delle minoranze.
In questi anni sono stati costruiti pozzi, consegnati serbatoi per l’acqua, abbeveratoi per il bestiame e veicoli per il trasporto nei villaggi rurali, donati medicinali e Food Kit per i fabbisogni primari, inaugurati ambulatori e centri specializzati per i bambini e le loro madri, tutto grazie ai militari italiani e al contribuito di associazioni come la Croce Rossa Italiana, l’ACISMOM (Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta) e l’organizzazione non governativa italiana Perigeo.
L’Italia è impegnata, con un contingente di 100 militari, nella missione European Union Training Mission Somalia(EUTM-S), di cui dal febbraio 2014 ha la leadership, per la salvaguardia della pace e della stabilità del Paese e sostiene con opere di solidarietà la popolazione. ”Sono colpito dalla vicinanza del popolo Somalo all’Italia e alla sua cultura, e dal fatto che alcuni di loro parlino ancora la nostra lingua – ha sottolineato l’attuale Comandante, il Generale Antonio Maggi, durante la cerimonia per il suo insediamento nel marzo 2015 – Questa gente ha bisogno di pace e merita un futuro migliore”.
L’Italia partecipa a diverse missioni nazionali e internazionali in Africa e con circa 600 militari impiegati, è la Nazione, a livello europeo, che contribuisce maggiormente alla formazione delle forze di sicurezza locali responsabili della sicurezza nel paese, e alla realizzazione di progetti per il miglioramento delle condizioni di vita del popolo africano.
(MNT, 3 febbraio 2016)