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SIULP: Lavoro dopo la pensione

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Un  lettore del SIULP (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia), pensionato, chiede chiarimenti in merito alla possibilità di cumulare pensione e attività lavorativa e alle conseguenze, con particolare riferimento agli obblighi di natura fiscale.

Se l’attività produce un reddito da lavoro autonomo, il relativo imponibile aggiuntivo va inserito nella dichiarazione dei redditi e comporta il versamento delle tasse dovute.

La somma di un reddito da pensione con un reddito da lavoro autonomo, quale che sia l’introito derivante, prevede l’indicazione in dichiarazione, anche perché impatta sull’importo delle tasse da pagare.

Tra l’altro, ci sono prestazioni previdenziali legate al reddito che impongono ai beneficiari di segnalare a cadenza periodica il proprio reddito effettivo a garanzia del mantenimento del diritto a pensioni o altre prestazioni in corso di fruizione.

Ad esempio, compilando il modello RED, ossia la dichiarazione reddituale obbligatoria per i pensionati a cui si applica il divieto di cumulo oltre soglia con i redditi da lavoro autonomo, previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo 503/1992.

Il reddito derivante dall’eventuale prestazione lavorativa anche se, da solo è sotto la no tax area (per il solo lavoro autonomo è pari a 5.500 euro),

FONTE SIULP

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