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SIULP e SIAP Ora sulla sicurezza aspettiamo atti concreti e confronti serrati.

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SICUREZZA: Romano (SIULP) e Tiani (SIAP), auguri di buon lavoro alla coalizione di maggioranza.
Ora sulla sicurezza aspettiamo atti concreti e confronti serrati.

Con la chiusura delle urne e la legittimazione che gli italiani hanno conferito alla coalizione che ha vinto la competizione elettorale si chiude, finalmente, la campagna elettorale durante la quale la sicurezza è stata costantemente citata come una delle priorità dell’azione del futuro governo perché imprescindibile per il rilancio e la crescita economica e la salvaguardia della coesione sociale del nostro Paese. Nel corso della stessa, come già rappresentato, abbiamo sentito troppe volte strumentalizzazioni e altrettante ricette facili che, non solo non possono essere attuate, ma a nulla servono per risolvere i troppi, urgenti e reali problemi che affliggono il mondo della sicurezza e per i quali occorre un immediato piano Marshall per evitare che vi siano danni irreparabili.

Così in una nota Felice ROMANO (SIULP) e Giuseppe TIANI (SIAP) tornano a richiamare l’attenzione sulle problematiche del mondo della sicurezza della compagine che ha vinto le elezioni politiche e alla quale competerà il governo del paese.

Durante la campagna elettorale, sottolineano i due leaders sindacali, non siamo intervenuti per evitare di essere strumentalizzati e soprattutto per evitare che la strumentalizzazione ricadesse sul sistema sicurezza e sui suoi addetti. Sappiamo, per la lunga esperienza maturata, che i toni delle campagne elettorali sono sempre un po’ sopra le righe, fa parte del modo di confrontarsi degli schieramenti e per questo non ci siamo meravigliati. Ma sappiamo anche che i problemi per le donne e gli uomini in uniforme, che la sicurezza la garantiscono e devono continuare a farlo ogni giorno anche a rischio della propria vita, sono tanti e urgenti.

Per questo, responsabilmente e dichiarandoci da subito pronti ad un confronto proficuo e scevro da qualsiasi pregiudizio, ci aspettiamo che il nuovo Governo, appena insediato, metta mano realmente e concretamente al dossier sicurezza e prioritariamente al problema della carenza di organico, a quello della mancanza delle risorse, delle retribuzioni e degli aspetti previdenziali, così come ci aspettiamo che siano attuate politiche per la tutela legale e sanitaria del personale che, ancora oggi è costretto a pagare a proprie spese anche il ticket del pronto soccorso quando viene ferito in servizio.

Il sindacato, concludono Romano e Tiani, presenterà una serie di iniziative chiedendo alla maggioranza di governo, atteso che attendiamo da troppo tempo il giusto riconoscimento al lavoro che svolgiamo e ai diritti che abbiamo conquistato sui tavoli contrattuali, di dare attuazione al contratto di lavoro, che dopo un anno non è ancora stato applicato e i soldi non ancora distribuiti, a tutti gli impegni già assunti dal precedente esecutivo e, non ultimo, di trasformare in iniziative legislative concrete perché si passi dalle promesse elettorali ai fatti concreti.

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