SIULM INFORMA: CEDOLINO DI APRILE 2025 – MENO SOLDI IN BUSTA PAGA.

Meno soldi in busta paga. Ecco perché e cosa succederà

Care iscritte e cari iscritti,

in queste ore stanno giungendo numerose segnalazioni da parte di militari che, consultando il cedolino di aprile 2025, si sono accorti di una riduzione dello stipendio netto fino a 100 euro rispetto ai mesi precedenti. Una situazione che ha generato preoccupazione e confusione, soprattutto in assenza di comunicazioni chiare da parte dell’Amministrazione.

Il SIULM ritiene doveroso fornire alcune informazioni utili a comprendere quanto sta accadendo e tranquillizzare il personale.

Perché manca una parte dello stipendio?
Il motivo principale risiede nell’adeguamento non ancora pienamente operativo dei software di calcolo stipendiale alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2025), in particolare per quanto riguarda la rimodulazione del cuneo fiscale e contributivo, le nuove detrazioni IRPEF, la rimozione dell’esonero contributivo generalizzato e l’introduzione di indennità e detrazioni aggiuntive.

In attesa che tutti questi elementi vengano correttamente recepiti dal sistema informatico, alcune voci retributive non sono state correttamente calcolate nel cedolino di aprile. Questo ha comportato una trattenuta maggiore e un netto in busta più basso, con un differenziale che sarà recuperato nei prossimi mesi mediante conguaglio.

Le novità normative principali
Ecco in sintesi le modifiche introdotte dalla Manovra 2025 che influenzano i cedolini:

Aliquote IRPEF confermate:

23% fino a 28.000 €

35% tra 28.000 e 50.000 €

43% oltre i 50.000 €

Nuove detrazioni IRPEF:

Aumento della detrazione base da lavoro dipendente fino a 1.955 € per redditi sotto i 15.000 €.

Rimozione dell’esonero contributivo generalizzato:

Dal 2025 non si applica più la riduzione del 6% o 7% a carico dei dipendenti. Questo ha comportato un aumento delle trattenute contributive, che passano mediamente dal 3,19% al 9,19%.

Indennità aggiuntiva per redditi fino a 20.000 €, con percentuali variabili dal 4,8% al 7,1%.

Detrazione aggiuntiva fino a 1.000 € per chi ha redditi tra 20.000 e 40.000 €.

Tutte queste novità, seppur formalmente in vigore da gennaio, non sono state ancora recepite completamente dai sistemi informatici dell’Amministrazione, con la conseguenza che alcuni benefici fiscali e previdenziali non sono stati applicati correttamente nel mese di aprile.

Cosa succede adesso?
Il SIULM ha già provveduto a segnalare con urgenza la problematica agli uffici competenti, chiedendo chiarimenti ufficiali e tempistiche certe per il conguaglio.
Vi informiamo che gli importi mancanti verranno recuperati nei prossimi mesi, non appena il sistema stipendiale sarà aggiornato. In altre parole: i soldi non sono persi, ma temporaneamente trattenuti in attesa di una corretta rielaborazione.

Esempi pratici
Riportiamo alcuni esempi chiarificatori:
Con una retribuzione lorda di 28.000 €, la trattenuta contributiva è salita a 2.573 €, ma il sistema potrebbe non aver ancora applicato la detrazione aggiuntiva di 1.000 €, causando un netto più basso del previsto.
Con una retribuzione di 35.000 €, è previsto un recupero IRPEF di circa 1.000 € sotto forma di detrazione, ma se non ancora conteggiata, si ha una trattenuta superiore.
Per chi percepisce meno di 20.000 €, potrebbe mancare anche la cosiddetta indennità aggiuntiva (fino al 7,1%) prevista dalla Legge di Bilancio.


SIULM – Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Condivisione
METTI UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK, (CLICCA QUI) . CI TROVI ANCHE SU WHATSAPP E TELEGRAM, (CLICCA QUI)

Lascia un commento