È ora di fare chiarezza su quanto previsto dalla legge di bilancio in materia di tracciabilitàà delle spese di trasferta, esordisce il Segretario Generale, intervenendo sulla questione che sta generando confusione tra il personale.
La disposizione normativa (art. 1, commi da 81 a 86) è cristallina: dal 2025, qualsiasi spesa di trasferta, dal vitto al trasporto, dall’alloggio alle spese accessorie, sarà rimborsabile in esenzione fiscale solo se effettuata con strumenti tracciabili. Carte, bancomat, app digitali, assegni: questi saranno gli unici metodi di pagamento ammessi, precisa il Segretario, sia per le trasferte comunali che extra-comunali. Chi non si adeguerà, vedrà le spese tassate in busta paga e perderà la deducibilità IRES e IRAP.
Il Segretario non nasconde la sua irritazione verso alcune comunicazioni sindacali fuorvianti circolate nelle ultime ore: Leggo con sconcerto chi afferma che nulla cambierà per il forfettario da 110 euro. Chi diffonde queste informazioni dimostra di non conoscere la realtà periferica, dove quel rimborso è spesso un miraggio e dove il personale deve ancora battersi per vedersi riconoscere una semplice fattura dell’autogrill invece del sacchetto viveri.
La Direzione Amministrazione Esercito ha già recepito la norma, e la documentazione completa è disponibile nella biblioteca online riservata agli iscritti. Il nostro compito, conclude il Segretario, è fornire informazioni precise e verificate. Un sindacato serio legge, comprende e poi comunica. Non il contrario.
La nuova disciplina è entrata in vigore dal 1° gennaio 2025, lascerà al personale il tempo di adeguarsi alle nuove disposizioni.
PER M.I.A. PATRIA
Il Portavoce Nazionale