“Dapprima una sentenza della Corte Costituzionale e successivamente una circolare del ministero della Difesa, quando ancora retto da Elisabetta Trenta, hanno messo una pietra tombale su tutte le velleità di chi pretendeva di negare un diritto sancito dalla nostra Carta fondamentale, ossia la possibilità anche per i militari di costituirsi in associazioni sindacali.
Sebbene queste premesse siano fatti, ancora oggi il personale militare della Difesa paga lo scotto del ritardo di applicazione della circolare in parola”. La commissaria Difesa della Camera, Alessandra Ermellino, contestualizza l’ambito di azione della sua ultima interrogazione parlamentare che prende le mosse da una circostanza riguardante il SiAM (Sindacato Aeronautica Militare).
“Da quello che mi risulta, a una richiesta di incontro proveniente dal SiAM con il personale di Poggio Renatico (FE), fuori dall’orario di servizio ma da svolgersi all’interno dei locali di uso comune per l’attività informativa, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ha risposto in maniera negativa avanzando come motivazione l’esigenza di un ‘approfondimento interforze’ in merito ai contenuti di una circolare integrativa del Gabinetto del ministero della Difesa con l’intento ‘di rendere univoche, tra le altre, le modalità di effettuazione dell’attività di propaganda dei sodalizi assentiti’.
Ho accolto gli interrogativi del SiAM perché immagino quanto sia frustrante per l’organizzazione sindacale militare, e per tutte le altre che magari si sono trovate in situazioni analoghe, esercitare le loro funzioni in maniera limitata.
Credo che le attività da svolgere per circoscrivere circostanze del genere siano di tipo parlamentare, velocizzando l’iter della proposta di legge in materia all’esame della Camera, e d’altra parte di livello ministeriale, con il dicastero della Difesa chiamato a fare chiarezza ove sia necessario”, spiega la deputata Ermellino.
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