I sindacati militari condannano aspramente l’approvazione di un parere che, in buona sostanza, garantirebbe, qualora inserito nel disegno di legge, una sorta di impunità civile e penale per i vertici delle strutture militari.
COVID-19: NESSUNO TOCCHI IL D.LGS. 81/2008. NO ALLA DERESPONSABILIZZAZIONE DEI DIRIGENTI MILITARI
Con incredulità e con sgomento – sostengono i sindacalisti – abbiamo appreso che la IV Commissione Difesa del Senato, ha invitato il Governo a prendere in considerazione la possibilità di deresponsabilizzare i vertici delle strutture militari, in esito ai rischi a cui è esposto il personale nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso.
E così mentre medici, infermieri e militari muoiono nell’espletamento del proprio dovere – continua il comunicato – qualcuno ha avuto l’idea di sigillare la responsabilità dei comandanti delle articolazioni militari. Allora vorremmo chiedere agli estensori e agli ideatori di questo abominio:
ma quando il Capo dello Stato parla di responsabilità qualcuno lo ascolta? O pensate che le responsabilità siano sempre degli altri? Adesso più che mai serve grande senso del dovere. I comandanti non possono fare i disertori! Chi ha partorito questo obbrobrio si dovrebbe solo vergognare!
Se poi è vero che l’idea provenga dal mondo della rappresentanza militare dell’Esercito come ha postato un delegato del Cocer Esercito sul suo profilo FB (successivamente ritirato) -conclude il comunicato – non ci
dobbiamo scandalizzare se il progetto di legge sulla sindacalizzazione dei militari non riesce a prendere il volo, perché vorrebbe dire che gli stessi rappresentanti (interni) dei lavoratori, hanno venduto la loro missione (non quella economica) al miglior offerente.
Roma, 27/03/2020
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