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SILP – Contratto, zero risorse strutturali: solo una tantum per accessorio

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Contratti di lavoro del personale della Polizia di Stato, nessuno stanziamento strutturale nella Legge di bilancio 2023, ma solo un emolumento accessorio una tantum limitato all’anno in corso.

Il tema delle retribuzioni del pubblico impiego in generale, e del Comparto sicurezza e difesa in particolare, già evidenzia visioni diverse tra la compagine di Governo e lavoratrici e lavoratori. L’impoverimento del lavoro pubblico dipendente, con salari inadeguati, ha assunto ormai le sembianze di una vera patologia dello Stato, che esige una radicale inversione di tendenza, nella consapevolezza comune che l’efficienza di un Paese passa per il buon funzionamento della pubblica amministrazione, che va di pari passo con addetti motivati, gratificati e che possano condurre un’esistenza dignitosa.

La realtà ci dice che i rincari di beni e servizi dell’ultimo periodo hanno aggravato lo stato di difficoltà in cui già versavano le famiglie degli operatori di polizia, e non solo. Gli incrementi retributivi dell’ultimo tardivo Contratto di lavoro del personale non dirigente 2019-2021 – sottoscritto l’ultimo mese del triennio di riferimento – di per sé insufficienti, sono stati spazzati via dal carovita.

 

Per il rinnovo del contratto di lavoro, ormai scaduto da più di un anno, per il personale statale in regime di diritto pubblico (di cui fanno parte gli appartenenti al Comparto sicurezza e difesa), per il triennio 2022-2024, abbiamo assistito nella Legge di bilancio 2022 a finanziamenti di appena 310 milioni di euro per l’anno 2022 e 500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, destinati all’indennità di vacanza contrattuale, nella misura percentuale, rispetto agli stipendi tabellari, dello 0,3 per cento dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022 e dello 0,5 per cento a decorrere dal 1° luglio 2022.

A seguire, con la Legge di bilancio 2023, recentemente varata dal Governo in carica, non è stato previsto alcuno stanziamento strutturale per il rinnovo dei contratti, ma solo un emolumento accessorio una tantum (all’art. 1, comma 330) limitato all’anno in corso, per un importo di 1000 milioni di euro per il personale statale in regime di diritto pubblico, da corrispondere per tredici mensilità (riportate nella tabella sottostante), da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.

Si tratta di importi (lordi) oggettivamente insufficienti per far fronte all’aumento dei prezzi di beni e servizi, con cui lavoratrici e lavoratori di polizia ogni giorno, con affanno, deve misurarsi per vivere, con un ’inflazione che galoppa ormai al di sopra del 10%. Nessuno stanziamento economico è stato, altresì, previsto per i Contratti di lavoro del personale dirigente di polizia, scomparsi dall’agenda del Governo, in attesa di essere sottoscritti dal 2018, impedendo anche a questa fascia di operatori della sicurezza il pieno riconoscimenti dei propri diritti.

Come già rappresentato al Ministro dell’Interno nel corso dell’incontro avuto a novembre dello scorso anno, urgono interventi finanziari significativi che risollevino le retribuzioni degli operatori di polizia. Non è moralmente e politicamente accettabile rinnovare un contratto tra le parti dopo un anno, dopo due o, peggio, al finire del terzo o, addirittura, non firmarlo per nulla da oltre cinque anni così come accaduto per il personale dirigente.

In tale contesto una riflessione appropriata dovrà essere dedicata allo status di lavoratori e lavoratori di polizia e agli obblighi giuridici che ne derivano in ragione della qualifica di Agente/Ufficiale di Polizia Giudiziaria ovvero di Agente/Ufficiale di Pubblica Sicurezza per l’intero arco della giornata, anche oltre l’orario di lavoro, per cui, anche libero dal servizio devono intervenire in tutte le circostanze in cui necessità l’opera di un Poliziotto. Si tratta di una specificità lavorativa meritoria di un doveroso riconoscimento anche economico – non più rinviabile –, in aggiunta all’ordinaria retribuzione.

COMUNICATO  STAMPA SILP SINDACATO ITALIANO LAVORATORI POLIZIA

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