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SIAM: APPROVATA LA LEGGE SUI SINDACATI MILITARI COME PIACE AGLI STATI MAGGIORI.

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Continua a far discutere la legge sulla sindacalizzazione dei militari.Ad oggi nessun sindacato costituito sembra essersi espresso favorevolmente sul disegno di legge che dopo oltre due anni dalla pronuncia della consulta è finalmente approdato in Senato. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa del SIAM ” Sindacato  Aeronautica Militare”

La Camera dei Deputati ha approvato , in prima lettura, il testo di legge che disciplina il diritto di associazione sindacale per i militari, dopo due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale n.120/2018.

Una legge “farsa”, per il Sindacato Aeronautica Militare – SIAM, poiché non riconosce ai lavoratori militari i medesimi diritti sindacali riconosciuti ad altri lavoratori. Dall’intervento della relatrice, On. Corda, emerge che la maggioranza è giunta a questo testo dopo una lunga mediazione. Mediazione, sostiene il SIAM, portata avanti certamente con gli Stati Maggiori, non di certo con i sindacati e con il personale militare.

Se da una parte è vero che tutte le associazioni sindacali sono state audite in Commissione Difesa nella fase istruttoria del provvedimento, dall’altra parte, però, si deve prendere atto che nessuna delle osservazioni poste, nessuna, è stata presa in considerazione, a differenza di quelle sostenute dai vertici militari.

Ciò emerge anche dagli interventi di alcuni Parlamentari che hanno votato contro il provvedimento che, in varie forme e a più riprese, sottolineano come questo testo non garantisca il pieno esercizio dei diritti invece sanciti dalla Suprema Corte.

Il SIAM si dichiara insoddisfatto, specialmente per quanto concerne la giurisdizione del giudice amministrativo riguardo alle condotte antisindacali invece di quello del lavoro, procedura già smentita dai fatti, come recentemente avvenuto in seguito ad una sentenza del Giudice del Lavoro di Palermo. Inoltre, questa norma pone importanti limiti nell’espletamento del mandato sindacale, stabilendo turnazioni restrittive delle cariche e dubbi calcoli percentuali di rappresentatività che fanno perdere sostanza al diritto previsto dalla Corte.

Da una parte, quindi, si dice di essere vicini alle forze armate e al suo personale, si promette una legge giusta, con le dovute competenze al giudice del lavoro (come dichiarato dal Ministro DI MAIO), dall’altra si esibisce un testo vergognoso che di fatto consegna ai cittadini in uniforme un sindacato gradito solo agli Stati Maggiori.

Una mancanza di coraggio antistorica, conclude il SIAM, che pone questa maggioranza di Governo in una posizione non certamente di consenso agli occhi del personale militare, soprattutto dopo la blindatura del testo di legge avvenuta alla Camera.

L’auspicio è che il Senato possa essere più ragionevole e consenta di intervenire in maniera compiuta tenendo conto delle sentenze piuttosto che dei suggerimenti delle sole gerarchie militari.

Ufficio stampa  SIAM


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