“E’ un dovere tutelare l’istituzione penitenziaria e le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa circondariale di Secondigliano che avrebbe sgominato un traffico di droga che vedrebbe coinvolti detenuti ed alcuni agenti”
Lo evidenzia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, la prima e più rappresentativa Organizzazione dei Baschi Azzurri.
“Dalle prime luci dell’alba”, aggiunge, “i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale partenopeo, in collaborazione con il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, stanno dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di oltre 20 soggetti, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e corruzione per commettere atti contrari ai doveri d’ufficio. La Polizia Penitenziaria è dunque in prima linea per eliminare le mele marce”.
“È inutile nascondere – commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE – la grande amarezza che questo grave fatto ha determinato tra i colleghi di Secondigliano e della Campania. Ma il Corpo di Polizia penitenziaria è una Istituzione sana. E’ del tutto evidente che rendersi responsabili di comportamenti che sono non solo contrari alla nostra etica professionale ma addirittura illegali perchè violano le norme penali è assolutamente ingiustificabile, tanto più se a porli in essere è chi svolge la delicata professione di poliziotto penitenziario
Roma, 21 marzo 2022
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria