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Guardia di Finanza, più diritti per meglio servire la collettività nazionale

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di Fabio Marcelli

Se c’è un organismo di polizia che si rivela sempre più indispensabile nell’attuale contesto di globalizzazione, caratterizzato da un’accresciuta e apparentemente incontrollabile mobilità dei capitali, con tutte le connesse possibili conseguenze negative in termini di evasione fiscale, diffusione della corruzione, speculazione finanziaria, crescita della criminalità e persino sostegno al terrorismo, questo è rappresentato dalla Guardia di Finanza.

E possiamo ben dire che i finanzieri, nonostante le poco apprezzabili imprese di taluni vertici legati al potere politico, in particolare del chiacchieratissimo generale Toschi, stiano nel complesso rispondendo in termini soddisfacenti alle aspettative della collettività nazionale. Molti limiti, ad esempio in termini di recupero delle imposte inevase, sono infatti ascrivibili a un ceto politico degenere, tuttora intriso, con rare eccezioni, degli interessi di coloro che hanno tutto da guadagnare dall’inefficienza dello Stato.

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