La sentenza del Consiglio di Stato apre nuovi scenari sul calcolo del Trattamento di Fine Servizio “TFS” per il Comparto Sicurezza e Difesa. Si preannuncia una nuova e dura battaglia contro l’INPS.
L’INPS non include i sei scatti stipendiali di cui all’art.6-bis del D.L. n.387 del 1987 nel calcolo del Trattamento di Fine Servizio per chi accede alla pensione con i requisiti di anzianità.
Un’importante sentenza del Consigli di Stato ha chiarito che si tratta di un errore e pertanto nei prospetti di liquidazione della TFS del personale della Polizia di Stato, Penitenziaria, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e delle FF.AA i 6 scatti vanno calcolati.
I sei scatti stipendiali al momento sono computati nella determinazione della misura del TFS quando la cessazione dal servizio sia avvenuta per le seguenti cause: raggiungimento del limite di età, permanente inabilità al servizio e per decesso.
Ora invece il Consiglio di Stato ha chiarito che vanno riconosciuti anche in caso di accesso alla pensione a domanda, qualora al momento della stessa siano stati compiuti i 55 anni di età congiuntamente ai 35 anni di servizio utile.
In merito è intervenuto il Consiglio di Stato che, con la sentenza n.1231 del 2019, ha dichiarato che anche al personale che cessa dal servizio per anzianità con un’età di 55 anni e 35 di servizio effettivo, spettano i 6 scatti sul TFS.
Si tratta di importi che possono variare, in funzione dell’ultima retribuzione percepita, da 8 mila a 12 mila euro circa. Gli interessati che intendono far valere il loro diritto al ricalcolo della buonuscita comprensivo dei sei scatti stipendiali, nel limite della prescrizione decennale, possono farsi assistere dallo Studio Legale TEDESCHI (avv.enricotedeschi@virgilio.it) con il quale il SAP ha in corso una specifica convenzione.
FONTE SAP “Sindacato Autonomo di Polizia”
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