La domanda più frequente che mi viene rivolta è: Perché mi dovrei iscrivere al sindacato?
E’ una domanda legittima e, almeno dal mio punto di vista, pur rivestendo un ruolo “sindacale”, una domanda comprensibile.
In generale c’è una sfiducia nei confronti di istituti che, per una serie di motivi e contingenze storiche, sono diventati espressione negativa della tutela dei lavoratori e di compromissione con il datore di lavoro.
Credo, allora, sia necessario partire dall’esito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 120 del 2018, la quale ha stabilito che, anche, i militari possano costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge.
E’ una svolta epocale, a mio parere non compresa dalla maggior parte dei militari, che ha consentito il riconoscimento di un diritto alla libertà statuito dall’articolo 39 della Carta Costituzionale.
Cosa sono i sindacati?
I Sindacati sono organizzazioni che nascono per rappresentare i lavoratori e per tutelare gli interessi e i loro bisogni.
L’articolo 39 della Costituzione Italiana stabilisce che: “L’organizzazione sindacale è libera.”
Perché i sindacati non sono ben visti?
Il termine “sindacato” ha assunto, storicamente, un’accezione negativa che induce, spesso, a una aprioristica diffidenza.
Come accennato sono espressione di compromissione con il datore di lavoro.
La maggior parte dei militari si interroga riguardo all’utilità del sindacato, spesso confondendolo con gli organi dell’attuale rappresentanza militare, di cui la proposta di Legge prevede l’abrogazione. Il sindacato rappresenta, invece, il futuro.
Cosa dovranno fare i sindacati?
Il dettato costituzionale, oltre a sancire la libertà sindacale, sia per l’organizzazione stessa che per i lavoratori, tratta una delle funzioni più importanti dei sindacati: i contratti collettivi di lavoro.
A differenza della rappresentanza, che è un organo meramente consultivo che può solo formulare pareri e proposte, il sindacato avrà, quindi, poteri di contrattazione con l’amministrazione.
Sono quegli stessi poteri dei sindacati di polizia che tante volte ci hanno consentito di ottenere benefici e diritti per “analogia”.
Ovviamente i sindacati potranno difendere tutti i lavoratori dalle controversie con l’Amministrazione di appartenenza.
Il sindacato può, inoltre, offrire servizi di assistenza fiscale, consulenza legale e amministrativa, che la rappresentanza non offre.
Cosa possono fare oggi i sindacati?
La decisione della Corte Costituzionale, pur avendo consentito il riconoscimento all’associazione sindacale per i militari, dall’altro non ha ancora trovato attuazione in una definizione normativa, sebbene siano trascorsi, ormai, oltre due anni dal suo riconoscimento.
Ciò non toglie che i sindacati possano, attualmente, cercare di tutelare i diritti dei militari.
Perché iscriversi?
Occorre consapevolezza di quanto sia difficile , dopo oltre 40 anni di privazione di qualsivoglia tutela sindacale, comprendere la validità di un vero strumento democratico.
Ciò che si vuole affermare sono i diritti riconosciuti di libertà di associazione affermata nell’articolo 18 della Costituzione, oltre che nell’articolo 39, e che non può prescindere dal rispetto dei principi fondamentali di dignità sociale e di manifestazione di libero pensiero, previsti rispettivamente negli articoli 3 e 21 della stessa Carta Costituzionale.
Ci sarà chi, opportunisticamente, non riterrà di iscriversi, poiché i benefici ottenuti dalla contrattazione saranno automaticamente estesi a tutti.
Questo è un ragionamento qualunquista che non aiuta a un vero processo di democratizzazione e di tutela dei diritti.
Il sindacato sarà l’unico effettivo e reale strumento di tutela del personale per poter aiutare il singolo nel momento del bisogno ed è, quindi, necessario partecipare e sostenere il sindacato sempre.
In altre parole, occorre un contributo sia intellettuale e sia economico, senza i quali il Sindacato non avrebbe ragione di esistere.
A chi continua ad avere sfiducia è bene rivolgere un invito a partecipare al sindacato.
Fabio Perrotta
Segretario Generale Aggiunto del S.A.F. – Sindacato Autonomo dei Finanzieri
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