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Il Ruolo Marescialli e l’apicale negato – Situazione economica molto negativa

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Con il Riordino delle Carriere entrato in vigore lo scorso 7 luglio 2017, dopo oltre 22 anni, il governo ha voluto riformare le Forze Armate e le Forze dell’Ordine. Con il lontano Riordino delle Carriere del 1995 si pose fine agli avanzamenti ad anzianità (o almeno questa era l’intenzione), prediligendo la “MERITOCRAZIA”, ovvero, tradotto in parole povere, spulciare all’interno delle note caratteristiche di ogni singolo militare, per poi partorire un punteggio. Quel punteggio veniva conseguentemente inserito in una “classifica di merito” contenente tutti gli altri punteggi degli altri valutati. Negli anni questa modalità di avanzamento ebbe conseguenze catastrofiche.


La norma dimostrò di essere disomogenea. Ogni commissione di avanzamento di Forza Armata, infatti, la applicò secondo la propria interpretazione. Tra le varie commissioni poi, furono pochissime quelle che applicarono un coefficiente all’ anzianità di servizio. Ne conseguirono decine di migliaia di scavalcamenti tra Marescialli molto anziani, i cui libretti caratteristici erano stati redatti secondo le precedenti norme valutative e Marescialli arruolati da poco, ma con libretti caratteristici immacolati ed opportunamente redatti. Improvvisamente migliaia e migliaia di militari, si ritrovarono inglobati in aliquote paradossali che azzerarono le loro anzianità maturate.

Inoltre,  chi allora era in valutazione per l’apicale , fu catapultato in cima al Ruolo ad anzianità, a discapito di chi, con 15/20 anni di servizio prese un solo grado, quello di Maresciallo Capo/1^ Cl./Ispettore. La riforma del 1995 e quel grado determinarono un disastro biblico per tutto il Ruolo.

SITUAZIONE ATTUALE

Alcuni dei Marescialli rimasti intrappolati dalla riforma varata lo scorso luglio, non potranno mai fregiarsi del grado di Luogotenente , pur fortunatamente mantenendo i requisiti per una pensione retributiva dignitosa. Questa situazione però non durerà a lungo, infatti ad iniziare dal prossimo anno i pensionandi dovranno fare i conti con il sistema “contributivo” ed inizieranno i veri problemi. La pensione inizierà ad essere sempre meno corposa, fin quando il contributivo prevarrà sul retributivo e la famosa “quota C “determinerà l’abbassamento degli emolumenti mensili. Continua ↓


Ci sono voluti ben 22 anni per partorire un altro Riordino delle Carriere ed in molti confidavano quantomeno in un incentivo economico. Al contrario, il divario con chi li aveva scavalcati è rimasto invariato nel grado ed è aumentato a livello economico, perché se è pur vero che tutti saranno promossi al grado successivo di Primo Maresciallo, è altrettanto vero che con l’istituzione del nuovo grado di Luogotenente, la promozione è di fatto inutile e non cambia assolutamente niente. Questo riordino quindi spacca definitivamente il Ruolo in due,  marescialli di serie A e marescialli di serie B.

A questa storiella di riforme italiche, vogliamo aggiungere l’ultima chicca, quella dei PM/MASUPS/Ispettori che non avevano raggiunto gli otto anni nel grado al 7 luglio 2017. Tra questi c’era anche qualche povero Cristo, che dopo oltre un ventennio di valutazioni era finalmente riuscito a raggiungere l’apicale del Primo Maresciallo. Tutti, ma proprio tutti costoro, dovranno sottoporsi ad una ennesima valutazione per il nuovo Grado di Luogotenente che sarà particolarmente selettiva (1/47). I restanti?  Decine di migliaia di PM/MASUPS/Aiutanti che al 7 luglio 2017 avevano un’anzianità nel grado di più di 8 anni, non solo saranno promossi Luogotenenti ed arriveranno ad indossare la qualifica di 1° Luogotenente ( vedi riforma del 1995), ma avranno anche un mero aumento mensile .

PROSPETTIVE

Negli anni a venire, oltre all’anzianità di servizio totalmente azzerata per decine di migliaia di marescialli, assisteremo ad uno stallo nel Ruolo senza precedenti ed al cui cospetto quello causato dalla riforma del 1995 desterà rimpianti. Essi saranno posti in una situazione di ristagno totale, con la decorrenza giuridica nel grado di PM/MASUPS/Aiutanti che varierà di pochi mesi: gennaio 2017 -marzo  2017 – luglio 2017. Di fatto questa riforma porta indietro di 8 anni il Ruolo e discrimina ulteriormente chi ha servito lo stato con dignità, mettendogli le mani in tasca e condannandolo a non raggiungere mai l’apicale per questioni anagrafiche. Sono troppo evidenti le sperequazioni, sia sul lato economico, sia su quello lavorativo, sia su quello umano.




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