ROMA, SVENTATA A CASAL DEL MARMO LA CLAMOROSA EVASIONE DI UN DETENUTO: SECONDO TENTATIVO IN POCHE ORE. SAPPE: “APPREZZAMENTO A POLIZIA PENITENZIARIA, VIGILE ED ATTENTA”

Un detenuto ha tentato di evadere dal carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, ma l’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria ha scongiurato il compimento del grave evento critico.

A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Ricostruiscono i fatti Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE, e i responsabili sindacali dell’Ipm:

Domenica 25 aprile, verso le ore 11:30, nel carcere minorile di Roma “Casal del marmo” si è verificato un ulteriore tentativo di evasione. Questo ennesimo impegno messo in atto in questi ultimi mesi, da parte dei detenuti ristretti presso l’istituto penale di Roma, mette a nudo tutte le criticità di un sistema carcerario minorile, sempre più in difficoltà sia per la natura delle strutture sia per le gravi carenze organiche e di sistemi di allarme adeguati.

In particolare, si evidenzia che le radio trasmittenti in dotazione ai poliziotti del minorile è obsoleta, di scarsa qualità e hanno una insufficiente ricezione tra di loro, per tanto inadatte quando bisogna lanciare l’allarme”.

Il SAPPE spiega le modalità con cui è avvenuto il tentativo di evasione: “Lo stesso detenuto minorenne
 di origine dell’Europa dell’est, con gravi problemi psichici, già protagonista di diversi disordini passati, veniva fatto uscire dalla propria cella per la fruizione dell’aria come previsto dalla normativa vigente.

Il minore chiuso precauzionalmente per motivi disciplinari in merito alla grave vicenda del giorno precedente, veniva collocato nella zona adibita ai “passeggi” dell’istituto e vigilato dalla polizia penitenziaria preposta al controllo.

Giunto sul posto, il giovane detenuto, iniziava a scrutare in maniera sospetta e circoscritta la zona dove era stato ubicato, fino a quando ad un tratto di scatto scavalcava la rete perimetrale dell’area e iniziava a correre verso l’uscita dell’istituto.

L’agente in servizio al controllo, grazie anche alla pluridecennale esperienza professionale all’interno delle carceri italiane, lo rincorreva tagliandogli la strada per riacciuffarlo e nel farlo cadeva scivolando in avanti nell’erba umida a terra, sbattendo il volto con i gradini delle scale.

Nonostante il violento colpo subito il dolore e il sangue in faccia che gli impediva una buona visuale, mantenendo un temperamento lucido dopo poche decine di metri lo raggiungeva e lo bloccava.

In ausilio al poliziotto penitenziario accorrevano anche gli altri colleghi allertati i quali lo contenevano e riconducevano presso la propria cella.

Per la violenta botta subìta, il poliziotto è stato accompagnato presso il Pronto Soccorso San Filippo Neri per le cure del caso e gli venivano prognosticati 20 giorni di prognosi con diagnosi:

sospetto distacco parcellare osso mascellare a livello del naso, ferite escoriate dalla piramide nasale, sopraccigliare e zigomatica sinistra”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha parole di elogio per i poliziotti di Casal del Marmo che hanno sventato l’evasione:

E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga al detenuto. I nostri Agenti non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per fermare il fuggitivo.

Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini e dei ricoverati. La grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.

Roma, 27 aprile 2021

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE

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