Stanca dei maltrattamenti subiti, delle percosse e delle violenze, anche di carattere sessuale, subite dal proprio convivente, una donna di 64 anni, ieri mattina, dopo l’ennesimo episodio che per poco non le è costato la vita, ha deciso di presentarsi agli investigatori del Commissariato Monte Mario e ha denunciato l’accaduto.
Durante il racconto fatto davanti ai poliziotti, la vittima ha riferito di aver già tentato di interrompere la relazione che la legava all’uomo, un cittadino cubano di 57 anni, ma di non aver dato seguito alle sue intenzioni perché minacciata di morte dallo stesso.
Ma ieri mattina, dopo aver subito l’ennesimo episodio brutale da parte del convivente che l’ha costretta ad un rapporto sessuale per poi immobilizzarla e picchiarla tentando anche di soffocarla con un cuscino, ha preso coraggio e lo ha denunciato. Accompagnata presso il vicino ospedale, la donna, dopo alcune ore di degenza, è stata medicata e dimessa, con una prognosi di trenta giorni per le lesioni subite.
Nella tarda serata di ieri gli investigatori sono andati a casa dello straniero e dopo averlo identificato lo hanno accompagnato in ufficio, per ascoltarlo in merito all’accaduto. Fatto accomodare su di una sedia in una stanza posta al secondo piano dell’ufficio, l’uomo, compreso evidentemente che per lui le cose si stavano mettendo male, con scatto fulmineo, si è alzato ed ha iniziato a correre verso la finestra.
A quel punto, l’agente che gli era accanto, ha tentato di fermarlo afferrandolo per un piede proprio mentre stava precipitando ma non è riuscito a trattenerlo. A causa della sua corporatura robusta infatti, la scarpa si è sfilata dal piede e l’uomo è precipitato.
Trasportato in ospedale in codice rosso, l’uomo è stato immediatamente visitato dai medici del pronto soccorso. Trattenuto in stato di osservazione per un grave trauma toracico, la sua prognosi rimane riservata anche se non corre pericolo di vita.
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