Se un militare, impegnato in aree dove sono stati utilizzati proiettili all’uranio impoverito e che ha svolto attività che lo hanno esposto a onde elettromagnetiche, viene colpito da una malattia dell’apparato immunitario, non è lui a dover dimostrare che quella patologia è stata causata dall’attività svolta, ma il Ministero della difesa eventualmente a dover provare il contrario.
A sancire tale principio, che conta ben pochi precedenti in giurisprudenza, e a ridare speranza a un giovane di Formia di poter ottenere qualche indennizzo è stato il Tar di Latina.
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