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Riforma della Difesa italiana: poche speranze di essere approvata

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Il ‘Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa‘ è stato redatto dal Governo italiano nell’intento di ottimizzare un «modello professionale agile, con piena parità di genere e sempre più integrato a livello internazionale» nel solco della riforma già avviata dalla seconda metà degli anni Novanta.

Meno burocrazia e doppioni strutturali traducono l’obiettivo primario della semplificazione e di una maggiore efficienza organizzativa, mediante la riduzione delle spese e degli organici -sia civili che militari- in continuità con il disposto della Legge-Delega n. 244/2012 per la revisione dello strumento militare nazionale.

Nel Capitolo 2 del ‘Libro’ citato, dedicato all’evoluzione dello scenario strategico internazionale, si fa espresso riferimento a due fenomeni geopolitici «concorrenti e concomitanti », capaci di influenzarlo specificamente : l’alta e rapida globalizzazione delle problematiche, che influenzano il sistema-mondo attraverso  interconnessioni di senso che alimentano la metafora del ‘villaggio globale’, e un «parallelo processo di frammentazione, che genera indebolimento strutturale e destabilizzazione specialmente delle identità statali meno forti o di nuova costituzione».

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