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Riconoscimento del danno patrimoniale sulla pensione dei militari. L’avvocato spiega i rischi di un ricorso in questo momento

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Un eventuale ricorso potrebbe essere bocciato per incompetenza del giudice con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali in forma aggravata. A settembre l’enigma potrebbe essere finalmente risolto.

Lo scorso 22 giugno 2020 vi avevamo proposto la sentenza della Corte dei Conti “Puglia” che aveva visto soccombere l’amministrazione difesa e di conseguenza l’Inps,  in favore di un militare dell’ Aeronautica arruolato nel 1989 e tuttora in servizio, entrato in contenzioso con l’amministrazione per la mancata attuazione della previdenza complementare.

Il militare aveva anche chiesto il riconoscimento del sistema “retributivo” ai fini dei calcoli pensionistici proprio per la mancata attuazione del sistema “previdenziale complementare”, oltre alla condanna degli enti che non avevano provveduto ad attuare la “previdenza Complementare”.↓

La Corte dei Conti aveva accolto soltanto la seconda richiesta condannando il Ministero della Difesa a ricalcolare la futura pensione in base agli aumenti “stimati” sui sistemi previdenziali complementari già in uso da anni nel “Pubblico Impiego“, quali ad esempio il fondo Espero.

Avevamo anche pronosticato che la  notizia avrebbe inevitabilmente indotto decine di migliaia di militari ad organizzarsi in vere e proprie class action con proporzioni di lunga superiori a quelle afferenti al ricalcolo dei contributi secondo l’art. 54   e pare che siano già in atto raccolte di adesioni a suddetti ricorsi.

Nel caso di specie, allo stato attuale, bisogna essere prudenti, specie in virtù del fatto che la Corte Suprema di Cassazione non si è ancora espressa su quale sia il giudice competente per l’argomento in questione.

La sentenza è prevista per il  prossimo 22 settembre 2020, Covid-19 permettendo, poiché una precedente udienza, fissata precisamente lo scorso 24 marzo 2020 era stata rinviata proprio a causa dell’emergenza nazionale relativa alla pandemia.

Di seguito proponiamo l’intervento dello Studio Legale Mandolesi  che chiarisce i termini della sentenza e l’ attuale mancanza di un giudice competente sulla materia


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