Documentazione parlamentare del 2 agosto 2023.
Il 28 agosto 2022 è entrata in vigore la legge n. 119 del 2022, approvata sul finire della XVIII legislatura, che proroga al 2034 il termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive delle Forze armate a 150.000 unità, prevista dala legge n. 244 del 2012 (c.d. legge “Di Paola” sulla revisione in senso riduttivo dello strumento militare).
Il provvedimento interviene, inoltre sul reclutamento, lo stato giuridico, l’avanzamento e l’impiego dei volontari in ferma prefissata delle Forze armate.
Sulla necessità di una revisione significativa del sistema di reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate si era espressa la Commissione Difesa della Camera nel Documento conclusivo dell’indagine conoscitiva su questo tema, approvato nella seduta del 28 gennaio 2020.
La legge n. 119 del 2022 prevede anche una delega al Governo finalizzata ad incrementare le dotazioni organiche complessive di personale militare altamente specializzato nei settori tecnico-logistici e sanitario, ad istituire una riserva ausiliaria dello Stato e riformare la sanità militare. Viene, altresì, contemplata la possibilità di intervenire con misure di flessibilità nelle dotazioni delle singole forze armate in relazione alle differenti esigenze operative. Per quanto concerne l’esercizio di questa delega (che scade il 28 agosto 2023).
E’ all’esame del Senato l’A.S. 825, il cui articolo 2 delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge, uno o più decreti legislativi per la revisione dello strumento militare nazionale, nel rispetto dei principi e criteri direttivi stabiliti dall’articolo 9, comma 1, lettere b), d), e), f), g), e h), della legge 5 agosto 2022, n. 119.
Il Governo ha precisato che le disposizioni delegate relative all’attuazione dei principi e criteri direttivi di cui allo stesso articolo 9, comma 1, lettere a) e c), in materia di rimodulazione a 160.000 unità degli organici delle Forze armate, sono in corso di definizione e che, conseguentemente, risulta necessario rendere coerente e completa la revisione dello strumento militare nazionale mediante l’attuazione anche degli altri principi di delega.