Lo scorso 1 luglio, il Presidente della Camera Penale Militare, avv. Saveria Mobrici, ha sintetizzato la sua partecipazione ai lavori dinanzi alle Commissioni riunite Difesa e Giustizia, in relazione ai disegni di legge 1193 e 1478.
“Questa mattina davanti le Commissioni congiunte Difesa e Giustizia la mia audizione per la proposta di legge sulla definizione dei reati sessuali e quando questi debbano essere trattati con rito ordinario o nelle aule militari.
La Giustizia militare deve essere messa in grado di adempiere alla sua finalità garantendole autonomia e giurisdizione.
Prendo in prestito alcune parole per ricordare, a me per prima nel mio operato come avvocato e come Presidente della Camera Penale Militare, che la coesione e la funzionalità delle Forze Armate costituiscono un plesso legale che rileva per offrire a chi ne abbia interesse un punto di prospettiva capace di tenere insieme i molti (i militari) e l’unità (l’ordinamento militare), concretizzando e tutelando la dignità e la struttura delle Forze Armate e della Giustizia: “… una più rigorosa osservanza di regole di comportamento, anche relative al comune senso civico, nei confronti di altri soggetti inseriti nel medesimo ordinamento, risponde non soltanto all’esigenza di tutela delle persone in quanto tali, ma – proprio per la qualifica militare sia del soggetto attivo che della persona offesa – anche all’obiettivo di tutelare il rapporto di disciplina inteso come insieme di regole di comportamento, la cui osservanza è strumentale alle basilari regole di coesione e, dunque, di funzionalità delle Forze Armate; a fronte delle quali neppure può dirsi che la soluzione censurata trasmodi in un contrasto con lo spirito democratico cui va uniformato l’ordinamento delle Forze Armate. Al contrario, l’invocato assorbimento delle vicende ingiuriose tra militari nella sfera civilistica e “privata” impedirebbe al comandante di corpo – oltre che di richiedere il procedimento penale – persino di avere contezza dei fatti accaduti ed avviare l’azione disciplinare…”
Nel dibattito parlamentare la nostra voce e le nostre proposte sono al fianco della Magistratura Militare e dell’Avvocatura.” Per l’audizione integrale, clicca QUI