(di Giulio Perrotta) Alle 3:36 di mercoledì mattina c’è stato un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro nei pressi dei di Amatrice e Accumoli, nella provincia di Rieti, nel Lazio. Nelle ore seguenti si sono verificate altre scosse piuttosto intense di magnitudo 5.4 e 4.1 poco più a nord, vicino a Norcia in provincia di Perugia.
I primi soccorsi sono arrivati lentamente a causa dei danni provocati dal terremoto alle strade di accesso ai comuni interessati, in molti casi paesi e frazioni di montagna difficilmente accessibili. Protezione Civile, Forze di Polizia, Forze Armate e associazioni di pubblica assistenza hanno prontamente cominciato a lavorare nella speranza di trovare persone ancora in vita sotto le macerie. Il governo italiano, anche in questo caso, ha avuto la possibilità di poter contare su uomini e mezzi delle Forze Armate.
Proviamo a conoscere più da vicino il tema dei compiti istituzionali delle forze dell’ordine in questo caso, con l’aiuto di Vincenzo Priolo, già ufficiale dell’Esercito, specializzato in Cooperazione Civile e Militare presso il Centro Alti Studi per la Difesa di Roma, centro formativo d’eccellenza a livello europeo riservato agli alti ufficiali e dirigenti del comparto Sicurezza e Difesa.