Dopo l’ articolo de “La Stampa” sono scattate immediatamente le prime misure precauzionali. Il Capitano di corvetta che si sarebbe improvvisato chirurgo è stato trasferito
Ieri mattina sono scattati i primi trasferimenti. Il caso ha scosso i vertici politici e militari delle Forze Armate . Dopo l’avvio delle due inchieste, una della procura militare di Roma e l’altra ordinata dallo Stato maggiore, è stato trasferito il capitano di Corvetta che si sarebbe improvvisato chirurgo.
Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta non usa mezzi termini: «Mi auguro si faccia piena luce su quanto accaduto e che lo si faccia in maniera ferma e rigorosa. Ci troviamo di fronte a un episodio molto grave. Per questo voglio esprimere vicinanza alla ragazza, alla quale tutta la forza armata darà il necessario sostegno».
Il Capo di Stato maggiore della Marina Militare, Valter Girardelli ha convocato la marinaia 28enne per ascoltare la sua storia: «Si è trattato di un atto sicuramente censurabile, improvvido e di assoluta incoscienza da parte di personale addetto alla formazione dei giovani militari. Il nonnismo è un fenomeno su cui le scuole militari prestano attenzione con tutti i sistemi di prevenzione»
Da quanto riporta oggi La Stampa, il Capitano di corvetta che avrebbe impedito alla ragazza di raggiungere il pronto soccorso, è stato trasferito dal comando della “direzione studi” alla sezione velica.
I fatti risalgono allo scorso 30 ottobre ma nulla era trapelato dalla scuola della Marina Militare dove sarebbe avvenuta la tortura . Alcuni giorni fa , in qualche modo la relazione è finita nelle mani del magistrato, che ha disposto un’inchiesta dando vita ad un vero e proprio evento mediatico.