Presidente Corte appello militare: “Mancano norme per perseguire i reati commessi durante le missioni estere”

La denuncia durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. L’alto magistrato lancia una provocazione: se il legislatore non si occupa delle riforme, sopprimere la giurisdizione militare. Il nuovo codice dei reati di guerra insabbiato in Senato.

ROMA – “La legislazione penale militare è inadeguata, il Parlamento non ha riformato il codice che regola il comportamento dei soldati nelle missioni estere. Si deve concludere che l’unico intervento possibile con riferimento alla giurisdizione militare sia la sua soppressione?”. Una provocazione, certo. Ma a renderla dirompente, è il fatto che a porla non è una associazione antimilitarista, ma Giuseppe Mazzi, il presidente (facente funzioni) della Corte d’Appello, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura militare. Alla cerimonia è presente tutto il gotha della Difesa italiana, dagli esponenti del ministero della Difesa a tutti i rappresentanti delle forze armate.

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