“Lite” in un commissariato di Ostia tra un Primo Maresciallo della Guardia di Finanza, membro della scorta del politico Bersani e dei poliziotti che lo avevano fermato poco prima ad un posto di blocco. Dopo due ore il finanziere esce dal commissariato con un’ indagine a suo carico per resistenza a Pubblico Ufficiale e , a sua volta, deposita una denuncia nella quale relaziona di essere stato vittima per ben due ore di «condotte avulse da qualsivoglia contesto di legalità». Vi rimandiamo all’articolo di Giulio De Santis del Corriere.it che potete leggere integralmente cliccando sul link a fondo pagina.
Il caposcorta di Bersani, maresciallo della Guardia di finanza, presenta un esposto: «Io, minacciato di arresto senza motivo». Motivo del conflitto: la presenza sullo scooter di Rubini di una persona che aveva in tasca uno spinello
Una gita al mare trasformata in un incubo. Con le manette fatte balenare più volte e avvertimenti sibillini in un pomeriggio infuocato all’interno del commissariato di Ostia, proprio nelle ore in cui la pineta di Castel Fusano stava andando in cenere. Nel ruolo di vittima di intimidazioni sarebbe stato Nicola Rubini, capo scorta di Pierluigi Bersani da dieci anni, maresciallo della Guardia di finanza, che ha rischiato «di finire arrestato, senza nemmeno poter contattare il suo legale».