Polizia Penitenziaria e avvisi di garanzia. Il Sappe in piazza mercoledì davanti al carcere di S.M. Capua Vetere

CARCERI, IL SAPPE IN PIAZZA (MERCOLEDI 17.06.2020 DAVANTI AL PENITENZIARIO DI S.MARIA CAPUA VETERE E GIOVEDI 25.06.2020 A ROMA, DAVANTI AL DAP) PER LA TUTELA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

 Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE preannuncia due importanti manifestazioni di protesta dopo i gravi fatti accaduti nel carcere di S.Maria Capua Vetere.

Dopo quello che è successo negli ultimi giorni, il SAPPE si mobilità e scenderà in piazza per protestare contro la mortificazione professionale ed istituzionale a cui sono stati ingiustamente coinvolti i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di S.Maria Capua Vetere”, preannuncia il Segretario Generale Donato Capece.

Abbiamo assistito ad una situazione inaccettabile in ordine alla notifica di alcuni atti giudiziari per presunte violenze ad alcuni detenuti e, contemporaneamente, a nuove gravi violenze contro i poliziotti del carcere, feriti e colpiti con calci e pugni da ristretti che evidentemente pensa di godere di una sorta di impunità per il loro comportamento aggressivo che mina sistematicamente l’ordine e la sicurezza interna. Il SAPPE dice basta!

Dopodomani, mercoledì 17 giugno 2020, saremo, dalle 9 alle 13, in piazza davanti al carcere di S.Maria Capua Vetere a gridare la nostra rabbia contro l’assurda spettacolarizzazione posta in essere per la notifica degli atti giudiziari ai poliziotti, avvenuta in mezzo alla strada con modalità inaccettabili e censurabili, e per chiedere tutele contro le costanti e continue aggressioni, fisiche e verbali, ai poliziotti penitenziari che sempre più spesso, a S.Maria Capua Vetere, sono feriti, contusi, aggrediti (anche verbalmente), offesi, umiliati dai detenuti. Ci sarà anche il responsabile del nostro Ufficio Legale, avv. Gozzi del foro di Roma, che ha già avuto mandato dal SAPPE per predisporre ogni atto utile alla tutela legale dei poliziotti penitenziari”.

La prossima si sposterà la settimana dopo nella Capitale: “Giovedì 25 giugno 2020 saremo a Roma, davanti alla sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in largo Luigi Daga (zona Bravetta), dalle 9 alle 13, per denunciare ai vertici  che il personale di Polizia Penitenziaria è stanco di subire umiliazioni ogni giorno a causa di una amministrazione matrigna che non tiene affatto al benessere del personale”, prosegue Capece.

“Arriveranno colleghe e colleghi da tutta Italia, stufi di questa situazione assurda che vede il paradosso di agenti aggrediti e poi denunciati. Noi confidiamo, lo abbiamo sempre fatto, nella magistratura, ma è inaccettabile che passi il concetto che le carceri italiane siano luoghi oscuri dove accade di tutto e di più”.

“L’impegno del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, è sempre stato ed è quello di rendere il carcere una “casa di vetro”, cioè un luogo trasparente dove la società civile può e deve vederci “chiaro”, perché nulla abbiamo da nascondere ed anzi questo permetterà di far apprezzare il prezioso e fondamentale – ma ancora sconosciuto – lavoro svolto quotidianamente, lo ripeto, con professionalità, abnegazione e umanità dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria”, conclude Capece.

Non entro nel merito delle accuse formulate ad alcuni appartenenti al Corpo, ferma restando la garanzia costituzionale della presunzione di innocenza, dico che è inaccettabile questo clima di violenza e sospetto contro la Polizia Penitenziaria, alimentato dai tanti che soffrono di strabismo quando parlano di garanzie…

Altrettanto inaccettabile è non dare al personale le garanzie di tutela verso i detenuti violenti, che adesso usano anche la clava delle denunce nonostante il nostro operato è sempre improntato a garantire ordine e sicurezza in carcere. E questo lo grideremo mercoledì nel sit-in davanti al carcere di S.Maria Capua Vetere e giovedì 25 giugno a Roma ai nuovi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria – Bernardo Petralia Capo del Dipartimento e Roberto Tartaglia Vice Capo – auspicando che raccolgano il nostro appello.”

Roma, 15 giugno 2020

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE

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