Putignano. L’episodio risale a domenica scorsa, ma potrebbe rappresentare una “chiave di volta” sul paradosso che attanaglia i militari dell’Esercito della Marina e dell’Aeronautica in merito all’Ordine Pubblico.
Un militare dell’Esercito Italiano, un Caporal Maggiore, è rimasto vittima di una aggressione del tutto gratuita perché ha osato rimproverare due giovani che disturbavano i clienti di un esercizio commerciale. Erano circa le sei del mattino, il militare era fuori servizio ed in abiti borghesi .
I due ragazzi, anziché desistere dai loro comportamenti ,lo hanno aggredito con calci e pugni, lanciandogli contro anche delle bottiglie di vetro, facendolo finire in ospedale con diverse contusioni.
All’ arrivo di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Putignano, ricostruiti i fatti con la preziosa testimonianza dei presenti, entrambi i giovani, appena 18enni, sono stati portati in caserma e arrestati. Ora dovranno rispondere delle accuse di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale in concorso.
In questo triste episodio di violenza del tutto gratuita, esiste però un dato del tutto nuovo, ovvero l’accusa a carico dei giovani di “resistenza a Pubblico Ufficiale,malgrado la vittima sia un militare dell’Esercito. Un paradigma controverso al quale il legislatore italiano non ha mai dato risposte certe.
Nel partecipare i nostri più cari auguri al militare ferito, ci chiediamo se in sede di giudizio il giudice riconoscerà o meno la qualifica di “pubblico ufficiale” ad un militare non appartenente all’ Arma dei Carabinieri o alla Guardia di Finanza. Nelle Forze Armate infatti l’unica eccezione era stata prevista per i militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure e le sentenze sono spesso contrastanti.
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