Roger si usa ancora nell’aviazione statunitense e britannica, ma spesso è stato utilizzato anche nelle forze armate d’oltre oceano, Italia compresa.
Questo termine giunse nelle forze armate italiane per via dei militari americani che, durante la guerra fredda, insegnavano ai nostri soldati ad utilizzare i sistemi di difesa statunitensi installati nelle basi militari lungo tutto lo stivale.
Roger, nel gergo comune, viene tuttora utilizzato per confermare che un messaggio è stato ricevuto e compreso. Malgrado il suo utilizzo sia stato reso popolare dalle trasmissioni in diretta dei lanci della NASA e dalla narrativa militare vista nei film in tv, per comprenderne le origini, bisogna tornare ai tempi nei quali la lettera “R” veniva usata come abbreviazione di “ricevuto”, ovvero ai tempi in cui i messaggi venivano inviati via telegrafo (codice Morse), e la conferma della ricevuta comunicazione avveniva inviando una “R” come risposta.
Roger, inoltre, faceva parte dell’alfabeto fonetico utilizzato dai militari britannici e americani durante la seconda guerra mondiale, mentre oggi la Nato lo ha sostituito con “ROMEO“.
Ovviamente ci sono altre versioni che circolano in rete, ma una in particolare ha attirato la nostra attenzione:
Andy McBride, militare in forza alla Marina Britannica, ha rivelato al “The Guardian” che durante l’addestramento gli era stato insegnato che ROGER significava Received Order Given, Expect Results.
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