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PENSIONI. NSC LAZIO – L’ARMA ASCOLTI LE NOSTRE RICHIESTE

https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/404558/lama-in-pugno-e-furia-cieca-i-militari-salvi-per-miracolo.html

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L’attuale quadro normativo in tema di pensioni, consente a tutte le categorie (Ufficiali – Marescialli  -graduati e non ) di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare, di poter richiedere di essere collocati in ausiliaria a 55 anni di età, a non più di 5 anni dal raggiungimento del limite di età e sempre che abbiano maturato i requisiti previsti per le pensioni di anzianità.

Questa disposizione obbliga gli interessati a dare la disponibilità a prestare servizio, qualora necessario, in qualità di richiamati nell’ambito dei rispettivi Comuni o delle province di residenza, presso l’Amministrazione di appartenenza o in qualsiasi altra pubblica amministrazione.

Gli unici cittadini/lavoratori esclusi dal poter accedere a questi benefici, nel panorama delle Forze Armate, sono gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri.

“Queste disposizioni di legge sono l’ennesimo esempio di disparità di trattamento che interessa i carabinieri” afferma Sabatino Mastronardi coordinatore regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri;

“L’Arma dimostri attenzione per le richieste che abbiamo avanzato, per realizzare questa piccola riforma di cui i colleghi e le colleghe hanno bisogno.

Consentire ai carabinieri di accedere all’ausiliaria 5 anni prima del raggiungimento dei limiti di età vorrebbe dire garantire loro un diritto  importante oltre che rimediare ad un macroscopico errore che l’Amministrazione, con la complicità della Rappresentanza Militare ovvero Co.Ce.R.- all’epoca dell’approvazione di quell’impianto normativo in sede di concertazione  ha commesso a discapito di tanti lavoratori dell’Arma”, continua Mastronardi.

Per il Segretario regionale Cosimo Torcello È importante sottolineare che ogni individuo dovrebbe essere trattato in modo equo e giusto, indipendentemente dalla sua occupazione o appartenenza ad una determinata categoria. 

Se i Carabinieri ed in più generale i lavoratori militari – di cui i politici ne ricordano l’esistenza solo in campagna elettorale – stanno sperimentando un trattamento ingiusto o disuguale, è fondamentale che le istituzioni competenti prendano in considerazione questa situazione e agiscano di conseguenza.

È essenziale promuovere l’uguaglianza e la parità di opportunità in ogni ambito lavorativo, al fine di garantire un ambiente di lavoro equo e rispettoso per tutti i dipendenti”.

Ci auguriamo che a breve l’Amministrazione ci restituisca novità positive.

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